Una forma antica che desta curiosità, che provoca domande, incurante del passare del tempo: non è forse questa una delle ragioni dell’arte?
Una forma che rappresenta l’alpha e l’omega, che contiene pensieri, invenzioni, fantasie, gioie, dolori, ricordi, rimpianti, promesse.
Una forma che vien voglia di toccare, per cercare di capire anche attraverso il senso del tatto la fascinazione della materia e dei suoi significati. Ombre, luci, vuoto, pieno, forma, pensiero.
Una nuova tappa nel percorso artistico di Mario Inverardi, l’evoluzione di un pensiero costellato di intuizioni, scoperte, esperienze, meraviglia.